progetti

Baku Memorial Park


2021

Baku - Azerbaijan


Team:

Paolo Portoghesi e SHIRO

con la collaborazione di R. Greco - O. Manfroni - G. Ortolani - A. Passeri - C. Rutelli - M. Travaglini

Baku, capitale dell’Azerbaigian, è la città del risveglio economico e culturale di una nazione che vuole porsi davanti al mondo con orgoglio e sicurezza. Il progetto del Baku Memorial Park 2021 che si estende in un sedime di 10 ettari davanti alla riva del mar Caspio intende ricordare le vittime delle due guerre che hanno visto in conflitto l’Armenia e l’Azerbaigian per il controllo della regione del Nagorno Karabakh.

Una progettazione corale che introduce un’impostazione geometrica del memoriale basata sulla grande tradizione dei tappeti azeri. Dagli schemi dei tappeti derivano i tre motivi centrali che formano, attraverso aiuole e specchi d’acqua la base dei tre padiglioni che sono architetture da attraversare. Nel loro insieme i tre episodi in successione formano una promenade architecturale.

La pietra color ocra, la città murata e i tappeti Chelebi che si basano sul tema simbolico dell’aquila, sono i riferimenti attraverso i quali il progetto del Memoriale prende forma.

Il primo episodio, l’arco d’ingresso, ha la stessa natura solida del Palazzo degli Shirvanshah, il più importante monumento del ramo Shirvan-Absheron dell'architettura azerbaigiana.

Per il secondo episodio si è scelto di utilizzare la superficie di Clebsch legata al fascino della sua forma sinusoidale e al fatto che contiene in sé 27 linee rette senza che per questo ne sia turbata la affascinante continuità plastica. Un’ampia fontana, che caratterizza il terzo episodio, è stata pensata per un sistema programmato di schizzi d’acqua provenienti sia dal bacino che dalle membrature metalliche e ritmato sulla base di canti e musiche della tradizione popolare.

Il museo del Memoriale, progettato dal nostro studio Shiro, costituisce la meta della promenade architecturale.

Il museo rilegge le mura della città storica bakuana, raro esempio di ensemble urbano e architettonico influenzato delle culture zoroastriane, sassanidi, arabe, persiane, shirvani, ottomane e russe. Dall’esterno della cinta muraria emergono sagome di volumi edilizi che ospitano i documenti relativi ai due conflitti. I volumi di forme, materiali e colori differenti testimoniano la diversità e la complessità delle figure che popolano la città, collocati secondo un ordine geometrico sono collegati da percorsi coperti e patii arricchiti da specchi d’acqua, alberi e sculture.

Fra i tre episodi e il museo si inseriscono i sentieri che ripropongono il caotico groviglio di minuscole strade della città murata dove non c’è una sola strada che corra diritta.

Il gruppo ha riflettuto sul fatto che di fronte alla morte, alla celebrazione, l’architettura ha una sua storia, anche contraddittoria, ma certamente ricca. Abbiamo affiancato a questo tema anche la finalità del divertimento data dalla presenza di un parco e dalla fontana.

È stato interessante affrontare un’architettura che non risponde a precise esigenze funzionali; lo scopo è stato quello del ricordo e del progetto di uno spazio privo di una funzionalità tradizionale, a esclusione del museo che, potremmo dire, costituisce il quarto e ultimo episodio del memoriale.

Il Baku Memorial Park 2021 è comunque una riflessione sull’architettura, sulle sue responsabilità e sull’irrinunciabile rapporto con la storia.

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